CASTEL SAN NICCOLO'
Castel San Niccolò è un comune italiano sparso di 2 607 abitanti[2] della provincia di Arezzo in Toscana. La località del comune denominata Castello sorge su uno sperone roccioso collocato su un poggio anticamente chiamato Ghianzuolo, ed è costituita dal Castello che dà nome al comune e da un agglomerato di case sorto successivamente fuori dalle mura del castello. Il castello, anticamente chiamato Corte in Vado, durante il Medioevo, divideva le Repubbliche di Arezzo e di Firenze e nel 1253 passò dal conte Guido Novello al conte Guido Novello di Modigliana, esponente sempre della famiglia dei Conti Guidi. La rocca rimase in possesso dei Conti Guidi fino al 1440, quando poi subì delle modifiche diventando la residenza dei podestà fiorentini fino ai primi anni del Settecento. Quando il podestà si trasferì a Poppi, l'antico castello divenne una casa coloniale. Ristrutturato nel 1970 divenne di nuovo accessibile ai visitatori. Il borgo castellano sorto intorno al castello è costituito da case di pietra e presenta all'ingresso una grossa torre civica quadrata che possiede due orologi a sei cifre, aventi ognuno una sola lancetta che indica le ore. La peculiarità di entrambi gli orologi, consiste nel fatto che l'unica lancetta nell'arco di ventiquattro ore fra ben quattro giri. Nel Medioevo infatti, la suddivisione delle ore nella giornata avveniva a gruppi di sei ore e ogni gruppo possedeva i propri momenti di riposo e preghiera. I gruppi 6-12 e 12-18 erano considerati diurni mentre 18-24 e 24-6 notturni. Inoltre anticamente nessuno possedeva orologi e di conseguenza le ore dovevano essere ben scandite e lette da lontano. Questi orologi tuttavia non causavano fraintendimenti su che ora fosse per il semplice fatto che alla segnalazione dell'ora da parte di questi ultimi si aggiungevano anche i rintocchi di una grossa campana allo scoccare di ogni ora e la conoscenza specifica da parte degli abitanti della valle della luce del giorno e dell'altezza del sole. I due orologi hanno entrambi una circonferenza di diversi metri in quanto vengono riportanti solo sei numeri a una distanza di 60° l'uno dall'altro, differentemente da un orologio classico che vede i numeri raffiguranti le ore posti a 30° l'uno dall'altro. Questo permetteva una vista migliore della posizione della lancetta tra le ore anche a più lunga distanza. A fianco della torre dell'orologio è presente un edificio rettangolare con finestra a feritoie, che un tempo era la Chiesa parrocchiale di Castel San Niccolò, oggi restaurata e adibita a piccolo Museo della civiltà castellana. Alla destra della torre si nota la Podesteria di Castel San Niccolò, prima sede amministrativa comunale, vicina alla Cappella del Crocefisso, al cui interno ospita un Crocifisso con ai lati la Madonna e San Giovanni, datato 1439, e secondo una leggenda popolare dipinto da un prigioniero con l'uso di una mollica di pane. Di fronte alla Podesteria si erge il Castello al quale si accede con una rampa di scale: attraversata una porta archiacuta aperta nelle mura, si giunge alla Piazza d'Armi. Sulla destra il Palazzo è formato da quattro distinte parti (alcune visitabili), al quale si accede tramite cortile e scalinate. Ci sono inoltre le sale del Cassero e l'ala destra del piano superiore, unica ala superstite del Palazzo, con bifore sormontate dallo stemma dell'Arte della Lana: all'interno della sala si nota un affresco quattrocentesco di scuola fiorentina rappresentante l'Annunciazione.